L’epoca in cui viviamo, di gratificazione istantanea e fascino per la tecnologia all'avanguardia ha portato molti artisti, psicologi, educatori, pensatori (ma anche tecnologi) a chiedersi se non staremmo meglio con un pochino meno di tecnologia. Pensiamo veramente di essere intellettualmente più ricchi quando mediamo la nostra comprensione del mondo attraverso i motori di ricerca e il web? Cosa succede all'arte, alla cultura, e all'identità, quando la tecnologia si diffonde? E dove andremo dopo? La verità è che lo stato attuale della tecnologia è sia insoddisfacente che soddisfacente. In molti modi ci deruba della nostra umanità, e in molti altri la valorizza. IL DIGITALE APPIATTISCE E NON DIVERSIFICA? Il sentimento generale verso il web e la pletora di dispositivi che ci circondano è di credere che essi abbiano consentito e democratizzato l'espressione umana e l'accesso alle informazioni. Però, se un governo facesse oggi quello che fanno, ad es...
RIFLESSIONI SULL'INNOVAZIONE E SULLE SCIENZE DELL'UMANITA' "ADT – Istituto per la Complessità Contemporanea" nasce dall’idea di Achille De Tommaso, scienziato, manager, tecnologo e studioso di antropologia, e biologia; con l’obiettivo di affrontare le sfide del nostro tempo attraverso una prospettiva multidisciplinare, etica e lungimirante. Viviamo in un’epoca caratterizzata da trasformazioni rapide, interdipendenze globali e fenomeni che non possono essere compresi con strumenti lineari.