Antropologia digitale: il futuro della musica di Achille De Tommaso – 13/01/2017 09:26:28
Non voglio tediarvi, qui, circa discorsi sul “tramonto dell’era dell’Hi-Fi”; quando, una volta, persone che potevano permettersi di spendere, acquistavano sistemi comprendenti amplificatore con “pre e finale” di alta classe, magari valvolare, e scatole separate e costosissime come CD player, Cassette player, tuner, giradischi (magari tangenziali) e casse. Le casse che erano la chiave di tutto e, spesso, erano anche la parte che da sola, poteva costare come tutto l’impianto. Ovviamente ci sono ancora alcune di queste persone; ma i loro Hi Fi sono visti come una Jaguar E-Type, come un’auto d’epoca; bellissimi da vedersi e da mostrare. Ma poco da usare, a meno che tu non sia un vero audiofilo. Un discorso a parte, poi, meriterebbero quelli che, ancora oggi, acquistano favolosi impianti Hi-Fi, tipo Bose o B&O; ma li comprano perché sono “belli da vedersi”, perché fanno arredamento; non perché, NECESSARIAMENTE, a loro piaccia la musica. Ma qui voglio parlarvi della musica popolare...